IL MUSEO: FUNZIONE, STRUTTURA E PROPOSTA DI UN ITINERARIO
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Il Museo della Civiltà Contadina del Friuli Imperiale ha il preciso scopo di illustrare i diversi e molteplici aspetti della vita rurale nella ex Contea di Gorizia e Gradisca tra il 1500 ed il 1918, ovvero di un territorio che è divenuto italiano soltanto dopo la Prima Guerra Mondiale. Ne deriva, di conseguenza, una delimitazione temporale e territoriale che diversifica altre iniziative in atto o in progetto esistenti nel Friuli Venezia Giulia ed aventi carattere etnografico.
Esso è ubicato in un centro aziendale composto da fabbricati del '700, '800 e '900 e da un'area scoperta, dislocati su una superficie di 9000 mq; qui ha trovato spazio un'articolata e cospicua raccolta di reperti, grazie ai quali è stato possibile ricostruire numerosi ambienti legati al mondo agricolo. Gli oggetti, inoltre, sono in continuo accrescimento, tanto che, al momento, essi superano le 20.000 unità: questo fa del Museo la più grande raccolta privata etnografica della nostra regione, che può essere comparata solo a quella attualmente esistente nel Veneto (Museo dell'Uomo della Fondazione Cosulich).
Il museo è stato ordinato in molteplici sezioni che verranno meglio descritte nella presente guida. Si potrà, così, ben comprendere come il mondo agricolo, qui ampiamente documentato, avesse bisogno, per la costruzione e manutenzione delle proprie attrezzature, del supporto di provetti artigiani, come il falegname ed il fabbro Questi ed altri mestieri, avevano le loro specializzazioni, ampiamente documentate nel museo che, di conseguenza, ha esteso l'esposizione anche all'artigianato in genere. Un altro aspetto è quello della casa rurale che viene rappresentata in tutti i suoi ambienti.
Il Museo è stato oggetto, di recente, di una profonda ed accurata riorganizzazione, che ha interessato sia i settori espositivi già esistenti che l'allestimento di nuove sezioni. La struttura museale è stata ripensata in modo da valorizzare al massimo il rapporto tra contenitore-museo (l'antica azienda) e il suo contenuto-raccolta (i reperti esposti ed ordinati in sezioni), in modo tale da offrire al visitatore un itinerario che gli permetta di ripercorrere e rivivere all'interno della vasta area espositiva una realtà del passato articolata come quella del mondo rurale tra XVI secolo e inizi del XX secolo, prima dell'avvento della meccanizzazione in agricoltura.
Al museo è annessa una biblioteca specializzata consultabile da studiosi presso la biblioteca civica di Gorizia. Essa, nata con la volontà di fornire un supporto ai fini documentativi e di ricerca per il museo, si è ingrandita nel corso del tempo fino a comprendere circa duemila volumi catalogati mediante sistema informatizzato e suddivisi nelle seguenti categorie: Agricoltura Animali, Viticoltura, Industria / Economia Artigianato, Enogastronomia / Alimentazione, Agriturismo / Turismo, Musei / Biblioteche / Civiltà contadina, Arte / Attività artistiche, Attività CEE, Storia / Attività locali, Vini / Enologia, Golf, Alberghi / Ristoranti / Cantine e altri.
Di varia natura sono state inoltre le iniziative promosse negli ultimi tempi dall'associazione che fa capo al museo, dalla vitalizzazione e animazione della struttura mediante mostre aventi temi attinenti all'ambiente contadino, a mercatini dell'antiquariato, rievocazioni storiche come quella della trebbiatura, presentazione di libri e manifestazioni teatrali; il museo, poi, è stato in diverse occasioni presente con mostre a soggetto presso fiere regionali e non, contribuendo con proprie sezioni tematiche, aventi sempre come oggetto il mondo contadino, a promuovere, in collaborazione con altri enti, il turismo regionale.
Alla luce di tale premessa, la struttura del museo è stata, infine, concepita così come di seguito verrà sviluppato nella presente guida.
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