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Prefazione

 

 

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La collezione degli aratri del nostro Museo si č arricchita con una donazione, proveniente da Aquileia, di un aratro antico in legno, che aveva tutte le sembianze di quelli romani. Fino al medioevo si continuavano ad usare gli stessi modelli costruttivi pertanto permaneva il dubbio della datazione.
 

Il Consiglio Direttivo della ONLUS che gestisce il Museo decise allora di sottoporre l'aratro all'analisi del carbonio 14, per determinare l'esatta etā del legno, che ha dato esiti positivi, attribuendolo al 1470.
Il sospetto che fosse effettivamente romano era venuto al Conservatore, sia per il luogo di provenienza che per la foggia tipicamente romana, come risulta dai numerosi esempi contenuti nei bassorilievi.


Aquileia, cittā romana, ci ha lasciato numerosi reperti, ora raccolti nel Museo archeologico del territorio, che non difetta anche di resti lignei, ma non di aratri. Per quanto ci consta anche altri musei archeologici, sparsi in varie parti d'Italia, non espongono aratri lignei originali, come il nostro, per cui esso costituisce una raritā importante per la storia romana e medioevale.
 

A questo reperto č stato riservato un posto d'onore nella sala degli aratri appositamente allestita per valorizzare la collezione (ad oggi di ben 76 aratri differenti) per epoca e foggia, nonchč materiali di costruzione. Il primo aratro in ferro č stato realizzato in Inghilterra nel 1771, mentre da Roma al 1700 tali attrezzi erano costruiti in legno.
 

 

 

IL PRESIDENTE

Avv. Michele Formentini

 

 

 

 

Indice

 

Prefazione.......................................................................................................
Gli aratri antichi.............................................................................................
L'iconografia dell'aratro romano - medioevale..............................................
La collezione degli aratri e la storia del ritrovamento ..................................

Bibliografia....................................................................................................

Opere dello stesso autore...............................................................................

Pag.3

Pag.4

Pag.15

Pag.23

Pag.25

Pag.26

 

 

 

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