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Prefazione alla prima edizione

 

 

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Il Museo della Civiltà Contadina di Aiello del Friuli, che annovera alla data del 31.12.2005 oltre ventimila reperti, è in continuo accrescimento, il che comporta anche una evoluzione espositiva, per settori omogenei.

Per quanto riguarda le collezioni, che assumono una notevole importanza conoscitiva e didattica, queste mostrano l'evoluzione dell'oggetto o della macchina, da quando fu inventata ai giorni nostri, ovvero al periodo in cui è stato in uso.

 

I buratti, trattati in questa monografia, coprono l'arco di tre secoli, da quando comparirono a quando cessarono di essere utili, per l'avvento di nuove tecnologie, che li hanno rimpiazzati, fino al punto da renderli pezzi da museo.

Non per questo sono meno interessanti, poiché per trecento anni hanno facilitato l'opera dell'agricoltore, soppiantando operazioni manuali, ed essendo a loro volta superati da nuove tecnologie.

Infatti il Museo è nato proprio dalla constatazione che negli anni cinquanta (1950) la tecnologia avanzante avrebbe reso oggetti da museo tutti quelli che erano normalmente in uso da millenni, senza apprezzabili cambiamenti.


Questa pubblicazione, unitamente ad altre che illustrano le varie collezioni esistenti nel Museo, trattano oggetti o macchine artigianali, diverse le une dalle altre, benché finalizzate alla stessa funzione; è quindi possibile in futuro il loro accrescimento con altri reperti.

Offriamo quindi ai lettori quello che abbiamo collezionato fino ad oggi e chiediamo venia se non abbiamo cose che altri, più bravi di noi, hanno potuto reperire.

 

 

Il Presidente

Avv. Michele Formentini

 

 

 

Prefazione alla seconda edizione

 

Dopo due anni dalla prima edizione, il numero dei buratti è accresciuto per nuove importanti donazioni, che sono state catalogate e fotografate nelle schede in calce alla presente pubblicazione.

 

Abbiamo inoltre scoperto chi era il costruttore di buratti di Ajello, trattava si di un abile falegname che operò nel corso dell'800.

 

Nell'archivio Villari (ora Formentini) è stato rintracciato un documento del 1856, che riproduciamo integralmente, ove è documentata la costruzione della nuova fabbrica, in aderenza alle stalle e fienile della casa Villari (ora via Genova Cavalleria).

 

 

L'autore

 

 

 

Indice

 

 

Prefazione alla prima edizione.......................................

Prefazione alla seconda edizione...................................

Cap.1 - Il Buratto........................................................

Cap.2 - La bottega artigiana di buratti di Aiello.............

Cap.3 - La collezione...................................................

Bibliografia...................................................................

Opere dello stesso autore.............................................

Pag.3

Pag.4

Pag.5

Pag.12

Pag.18

Pag.33

Pag.34

 

 

 

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